
I pisani Blacklies nascono nel 2006 e in 7 anni d'attività hanno all'attivo 2 Ep, e 2 album, "Groundfloor" e "Kendra"
L'ultimo album, Kendra, ha visto la luce nel 2012. Si tratta di un concept album, uno di quelli cioè che racchiudono in essi una storia, un racconto che si svela pian piano attraverso l’ascolto dei brani e la lettura dei testi.
Ecco l'intervista alla band per Roba da Rocker!
Come nascono i The Blacklies?
Il primo nucleo nasce tra i banchi di scuola , per l'impulso del cantante Francesco Thomas e del batterista Salvatore, ma è nel 2004, con l'ingresso del chitarrista Emiliano e del bassista Francesco, che i The Blacklies acquistano una fisionomia più professionale e definita, il tutto arricchito da numerose soddisfazioni come la pubblicazione di 2 album , 2 EP e la partecipazione a numerosi grandi festival ( Pistoia Blues 2010, Lucca Summer Festival 2007, Arezzo Play 2009, Metarock 2008) oltre che a concerti in tutta Italia e qualche live in Inghilterra.
Come si evolve il progetto nel corso degli anni? Quali consapevolezze avete maturato?
Nel corso degli anni, siamo passati da essere una rock band convenzionale che fondeva numerosi generi ( funk, blues, metal, rock,progressive) con una buona tecnica di base ma senza un filo logico, questo dovuto probabilmente all'inesperienza e ai poliedrici ascolti che facevamo, ad essere una band rock elettronico con una meticolosa attenzione ai dettagli, alle sonorità e agli arrangiamenti cercando di dare importanza ad ogni aspetto evidente e non che circonda una band.
Quali sono le vostre influenze musicali, un'artista che più di altri vi ha fatto innamorare della musica e guidato?
La domanda è molto complessa per poter rispondere in poche parole, per fare una sintesi migliore diciamo che tutti i grandi artisti del passato ci hanno influenzato ma se volessimo fare dei nomi specifici, potremo attribuire le attitudini che ogni artista ci ha lasciato come bagaglio culturale, ovvero la cattiveria dei Rage Against the Machine, la potenza dei Deftones, la tecnica dei Dream Theater, la melodia dei Queen, l'elettronica dei Depeche Mode, la classe dei Muse, la poliedricità dei Led Zeppelin. Però, se dovessimo nominare un gruppo che più di tutti ci ha fatto innamorare della musica, allora potremo parlare tranquillamente dei Pink Floyd.
Nel settembre del 2012 esce il II album Kendra. Parlateci del vostro album.
Kendra è un concept album di taglio moderno, ed è la storia di un Hacker chiamato Leonard Spitfire, che vive in una metropoli immaginaria di nome Atlantis in un futuro non troppo lontano e che scopre un virus ( Kendra appunto) che gli permette di codificare le impronte digitali in password e quindi di entrare a proprio piacimento nei segreti di qualsiasi persona lui desideri, ma ovviamente il potere enorme che ne deriva ha bisogno di un carattere altrettanto forte che l'hacker non ha….e da lì...
L'album è un concept album ambientato in un futuro "matrixiano". come nasce l'idea per quest storia?
Più che "matrixiano" o "blade runneriano" parlerei di un futuro avverabile. Nel disco infatti si parla di un episodio che avviene tra una decina d'anni in cui l'unica differenza tra il presente di adesso e il futuro ipotizzato , sarà solo la cancellazione delle password a favore dello scanner termico e ottico di impronte digitali e l'idea nasce dalla stesura del testo di "Upon my skin"..nel quale la storia dell'hacker mi ha dato l'input per scrivere tutta una storia anziché fermarsi lì.
Quant'è importante la sperimentazione per voi?
La sperimentazione è fondamentale per un gruppo come il nostro, sempre alla ricerca di un qualcosa di nuovo e che cerca di non fare una cosa che ha già fatto, altrimenti il tutto diventerebbe noioso e già sentito.
Prossimi concerti?
Al momento stiamo riuscendo a suonare un paio di volte a settimana, per cui vi invitiamo a seguire le nostre pagine, facebook (https://www.facebook.com/theblacklies ), twitter e i vari social network accessibili dal sito www.theblacklies.com , che sono sempre in continuo aggiornamento.
Un aggettivo che vi descrive?
Beh, in un unico aggettivo direi "puntigliosi", anche se è difficile descrivere qualsiasi cosa in un solo aggettivo, figuriamoci quattro persone!
Francesco Thomas Ferretti
(Voce, Synth e Piano)
Formazione
F.Thomas Ferretti - Voce, Synth, Piano
Emiliano Mammini - Chitarra
Salva Labella - Batteria
Francesco Rossi – Basso
CONTATTI BAND:
www.theblacklies.com
http://www.youtube.com/theblackliesvideo
www.myspace.com/theblacklies
www.facebook.com/theblacklies
www.twitter.com/theblacklies
www.reverbnation.com/theblackliesofficial
F.Thomas Ferretti - Voce, Synth, Piano
Emiliano Mammini - Chitarra
Salva Labella - Batteria
Francesco Rossi – Basso
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