Come nascono le Mia Wallace?
Alessandra: Le Mia Wallace nascono dall'incontro tra Valentina e Micol, basso e chitarra solista e me Alessandra annibali. Io venivo da un'esperienza discografica fallimentare, e volevo ricominciare da zero. Volevo cantare, possibilmente scrivere io le melodie e i testi, volevo trovare un canale espressivo.
Ma senza grosse pretese, aspettative, visto che il carico di stress era elevato.
E mi riferisco al concorso brand new talent che avevo vinto col gruppo dell'epoca che erano gli Indisciplina. Abbiamo avuto un contratto che poi si è chiuso rapidamente perché poi le cose non sono andate come dicevano i discografici.
Ho conosciuto tramite amici comuni Valentina e Micol che suonavano già insieme.
Valentina: Avevamo registrato alcune cose. Era nata l'esigenza di cercare qualcuno che cantasse.
A noi 3 si è aggiunta Valeria Marchegiani che è stata la nostra prima batterista.
Abbiamo fatto subito pezzi originali. Quest'avventura è iniziata nel 2004. Dopo 3 mesi abbiamo suonato a Stazione Birra. Eravamo molto contente perché una band formata da poco suonava su un palco importante.
Dopo abbiamo registrato un EP di tre brani, poi abbiamo fatto uno split nel 2008 con Ilenia Volpe.
A novembre scorso è uscito l'album. Ci siamo presi molto tempo dal 2008 prima di registrare il disco.
Nel frattempo si sono avvicendati dei batteristi. Valeria ci ha lasciato e abbiamo un'altra batterista che poi dopo poco ci ha lasciato. Abbiamo cercato di nuovo una batterista donna, ma non ce n'erano di valide, comunque difficile da trovare. Abbiamo introdotto un elemento maschile nella band Danilo Angelini, che ha suonato con noi per un anno circa.
Avere un batterista uomo ci ha aperto una visione diversa. Ci siamo resi conto che il sound era molto migliorato. Siamo rimasti 3/4 al femminile e ci chiamano comunque per serate a tema. Quando è entrato Danilo pensavamo di perdere qualcosa, e invece è stato l'opposto. E quando se n'è andato eravamo d'accordo nel cercare di nuovo un batterista uomo. E abbiamo trovato Pasquale
Pasquale: mi sono piaciute un bel po'. Ci sono andato per puro caso. Le ho sentite e mi sono piaciute tantissimo e abbiamo fatto 2 chiacchere dopo il concerto. Dopo un po abbiamo fatto una jam insieme, dopo qualche mese. Abbiamo fatto un po' di prove insieme e ci siamo trovati bene insieme. Abbiamo adattato il nostro modo di suonare alle nostre caratteristiche. Alla fine siamo arrivati a un bel compromesso.
E da lì è partita la nuova era per me e Mia Wallace. E dopo 9-10 mesi abbiamo iniziato a registrare l'album.
Alessandra: Le Mia Wallace nascono dall'incontro tra Valentina e Micol, basso e chitarra solista e me Alessandra annibali. Io venivo da un'esperienza discografica fallimentare, e volevo ricominciare da zero. Volevo cantare, possibilmente scrivere io le melodie e i testi, volevo trovare un canale espressivo.
Ma senza grosse pretese, aspettative, visto che il carico di stress era elevato.
E mi riferisco al concorso brand new talent che avevo vinto col gruppo dell'epoca che erano gli Indisciplina. Abbiamo avuto un contratto che poi si è chiuso rapidamente perché poi le cose non sono andate come dicevano i discografici.
Ho conosciuto tramite amici comuni Valentina e Micol che suonavano già insieme.
Valentina: Avevamo registrato alcune cose. Era nata l'esigenza di cercare qualcuno che cantasse.
A noi 3 si è aggiunta Valeria Marchegiani che è stata la nostra prima batterista.
Abbiamo fatto subito pezzi originali. Quest'avventura è iniziata nel 2004. Dopo 3 mesi abbiamo suonato a Stazione Birra. Eravamo molto contente perché una band formata da poco suonava su un palco importante.
Dopo abbiamo registrato un EP di tre brani, poi abbiamo fatto uno split nel 2008 con Ilenia Volpe.
A novembre scorso è uscito l'album. Ci siamo presi molto tempo dal 2008 prima di registrare il disco.
Nel frattempo si sono avvicendati dei batteristi. Valeria ci ha lasciato e abbiamo un'altra batterista che poi dopo poco ci ha lasciato. Abbiamo cercato di nuovo una batterista donna, ma non ce n'erano di valide, comunque difficile da trovare. Abbiamo introdotto un elemento maschile nella band Danilo Angelini, che ha suonato con noi per un anno circa.
Avere un batterista uomo ci ha aperto una visione diversa. Ci siamo resi conto che il sound era molto migliorato. Siamo rimasti 3/4 al femminile e ci chiamano comunque per serate a tema. Quando è entrato Danilo pensavamo di perdere qualcosa, e invece è stato l'opposto. E quando se n'è andato eravamo d'accordo nel cercare di nuovo un batterista uomo. E abbiamo trovato Pasquale
Pasquale: mi sono piaciute un bel po'. Ci sono andato per puro caso. Le ho sentite e mi sono piaciute tantissimo e abbiamo fatto 2 chiacchere dopo il concerto. Dopo un po abbiamo fatto una jam insieme, dopo qualche mese. Abbiamo fatto un po' di prove insieme e ci siamo trovati bene insieme. Abbiamo adattato il nostro modo di suonare alle nostre caratteristiche. Alla fine siamo arrivati a un bel compromesso.
E da lì è partita la nuova era per me e Mia Wallace. E dopo 9-10 mesi abbiamo iniziato a registrare l'album.

Come nasce il nome Mia Wallace?
Alessandra: Noi all'inizio ci chiamavamo Marla Singer. Poi abbiamo scoperto che c'era un gruppo già noto di Lucca con lo stesso nome che avevano depositato il loro nome alla Siae. Marla Singer era un nome bellissimo, con un'eroina, un'antieroina che sta nel film Fight Club. Alla fine sono venuti fuori tanti nomi, mostri di vario tipo.Alla fine abbiamo ripiegato su un'altra eroina del cinema, rimanendo in un ambito cinematografico.
Una donna con una grossa personalità che ci piaceva.
Quali sono le influenze musicali?
Noi 4 ascoltiamo gruppi che ci accomunano ma siamo abbastanza eterogenei. Il Rock come categoria generale ci accomuna tutti. Siamo in ambito Rock.
Noi come band nono ci siamo mai posti un gruppo di riferimento in modo cosciente.
Le influenze vengono fuori dagli ascolti individuali. Molta influenza viene dal Rock Americano.
Pasquale: abbiamo dei sound personali che riusciamo ad amalgamare all'interno del gruppo.
Alessandra: Nel passato ascolto i Black Sabbath, ora i Foo Fighters. Pasquale adora i Korn.
Pasquale: Ho suonato tutti i generi.
Poi quando sono arrivato a Roma ho scoperto l'Indie Rock e mi è piaciuto.
Parlateci del nuovo album "Va Meglio"
Alessandra: Abbiamo fatto una buona pre-produzione sennò le registrazioni si protraggono.
Il lavoro in studio è stato abbastanza agevole. Abbiamo registrato nello studio dei Kutso.
Non abbiamo registrato in presa diretta, abbiamo registrato le tracce separate, laddove ci sarebbe piaciuto esplorare la presa diretta. Visto che live abbiamo un buon impatto, magari per il prossimo disco.
Sarebbe una bellissima esperienza registrare in presa diretta il prossimo disco.
Pasquale: Abbiamo avuto pareri molto positivi, e anche dagli amici non solo dai critici.
Ho fatto ascoltare il disco in Basilicata ed è piaciuta ai più. E più c'è un riscontro positivo.
Ho fatto ascoltare il disco in pre-produzione ad un'amica della Basilicata: quando ha scoltato tre pezzi si è messa a piangere.
Come mai nel nuovo album avete fatto una cover di Kilie Minogue
Alessandra: Ricordo che dovevamo arricchire il repertorio, abbiamo deciso di riarrangiare un po' di cover. Suonando i due accordini di Paranoid abbiamo deciso di mettere il testo di quelle canzone di Kilie Minogue. E non pensavo mai andasse a finire su un disco
Una cosa che apprezzo della band sono i testi in italiano. Come mai questa scelta?
Alessandra: A me piace molto giocare con le parole. Sicuramente usiamo l'italiano per motivi espressivi, non è questione di capire il mercato, se va più in italiano, non ci sono mai stati discorsi di questo tipo.
La scelta dell'italiano è stata una scelta azzeccata perché comunque ti da personalità. Se da una parte è un limite, è una costante sfida a superare questo limite.
Alessandra: Noi all'inizio ci chiamavamo Marla Singer. Poi abbiamo scoperto che c'era un gruppo già noto di Lucca con lo stesso nome che avevano depositato il loro nome alla Siae. Marla Singer era un nome bellissimo, con un'eroina, un'antieroina che sta nel film Fight Club. Alla fine sono venuti fuori tanti nomi, mostri di vario tipo.Alla fine abbiamo ripiegato su un'altra eroina del cinema, rimanendo in un ambito cinematografico.
Una donna con una grossa personalità che ci piaceva.
Quali sono le influenze musicali?
Noi 4 ascoltiamo gruppi che ci accomunano ma siamo abbastanza eterogenei. Il Rock come categoria generale ci accomuna tutti. Siamo in ambito Rock.
Noi come band nono ci siamo mai posti un gruppo di riferimento in modo cosciente.
Le influenze vengono fuori dagli ascolti individuali. Molta influenza viene dal Rock Americano.
Pasquale: abbiamo dei sound personali che riusciamo ad amalgamare all'interno del gruppo.
Alessandra: Nel passato ascolto i Black Sabbath, ora i Foo Fighters. Pasquale adora i Korn.
Pasquale: Ho suonato tutti i generi.
Poi quando sono arrivato a Roma ho scoperto l'Indie Rock e mi è piaciuto.
Parlateci del nuovo album "Va Meglio"
Alessandra: Abbiamo fatto una buona pre-produzione sennò le registrazioni si protraggono.
Il lavoro in studio è stato abbastanza agevole. Abbiamo registrato nello studio dei Kutso.
Non abbiamo registrato in presa diretta, abbiamo registrato le tracce separate, laddove ci sarebbe piaciuto esplorare la presa diretta. Visto che live abbiamo un buon impatto, magari per il prossimo disco.
Sarebbe una bellissima esperienza registrare in presa diretta il prossimo disco.
Pasquale: Abbiamo avuto pareri molto positivi, e anche dagli amici non solo dai critici.
Ho fatto ascoltare il disco in Basilicata ed è piaciuta ai più. E più c'è un riscontro positivo.
Ho fatto ascoltare il disco in pre-produzione ad un'amica della Basilicata: quando ha scoltato tre pezzi si è messa a piangere.
Come mai nel nuovo album avete fatto una cover di Kilie Minogue
Alessandra: Ricordo che dovevamo arricchire il repertorio, abbiamo deciso di riarrangiare un po' di cover. Suonando i due accordini di Paranoid abbiamo deciso di mettere il testo di quelle canzone di Kilie Minogue. E non pensavo mai andasse a finire su un disco
Una cosa che apprezzo della band sono i testi in italiano. Come mai questa scelta?
Alessandra: A me piace molto giocare con le parole. Sicuramente usiamo l'italiano per motivi espressivi, non è questione di capire il mercato, se va più in italiano, non ci sono mai stati discorsi di questo tipo.
La scelta dell'italiano è stata una scelta azzeccata perché comunque ti da personalità. Se da una parte è un limite, è una costante sfida a superare questo limite.

Quali le sono le vostre ambizioni?
Noi ci prendiamo quello che viene, penso che vogliamo promuovere il più possibile questo album. Stiamo lavorando a un nuovo video e speriamo nei prossimi due mesi di pubblicarlo.
Riguardo alle ambizioni, lo stato della musica indipendente e non è quello che è.
Ci vuole molta costanza solo per portare avanti un progetto. Figuriamoci confrontarsi con delle ambizioni.
Avete in cantiere qualcosa di nuovo?
Siamo lenti a lavorare. Pezzi belli e fatti no, ma stiamo lavorando.
Abbiamo delle idee un po' più che embrionali su cui stiamo lavorando
Quali sono i prossimi concerti?
Alessandra:Il 27 aprile al Fusolab insieme a Caos Calmo e Cupe Vampe.
Stiamo lavorando per fare altre serate.
Pasquale: una delle mie idee è portare il progetto Mia Wallace al Sud Italia
Come riesci a stare in una band al femminile?
Pasquale: Musicalmente benissimo, nulla di diverso rispetto a una band maschile. Non è tanto diverso rispetto a una band maschile. Però dopo un po' di prove si inizia ad essere amici e musicisti alla stesso tempo.
Alessandra: lui è un elemento di quiete e di calma all'interno della band.
A livello caratteriale e musicale è stato proprio un balsamo, un ago della bilancia e ci conferisce equilibrio.
Cosa manca in Italia per promuovere le giovani band
Alessandra: Io ne faccio una questione culturale: gli anni 70 sono finiti. Tutta quell'atmosfera non c'è più e la musica era un elemento che aggregava le persone. Quest'epoca è proprio finita, è un deterioramento culturale. La musica non fa eccezione
Valentina: hanno tagliato anche tanti soldi ai festival alla cultura.
Alessandra: è tutto collegato.
Pasquale: Ci sono tanti gruppi che hanno tanto da dire non attraverso le cover, ma attraverso la propria musica. Fatelo. non bisogna solo additare l'industria musicale. Se sei un'artista e hai qualcosa da dire dillo!
ALESSIO BARDELLI
ROBA DA ROCKER
Noi ci prendiamo quello che viene, penso che vogliamo promuovere il più possibile questo album. Stiamo lavorando a un nuovo video e speriamo nei prossimi due mesi di pubblicarlo.
Riguardo alle ambizioni, lo stato della musica indipendente e non è quello che è.
Ci vuole molta costanza solo per portare avanti un progetto. Figuriamoci confrontarsi con delle ambizioni.
Avete in cantiere qualcosa di nuovo?
Siamo lenti a lavorare. Pezzi belli e fatti no, ma stiamo lavorando.
Abbiamo delle idee un po' più che embrionali su cui stiamo lavorando
Quali sono i prossimi concerti?
Alessandra:Il 27 aprile al Fusolab insieme a Caos Calmo e Cupe Vampe.
Stiamo lavorando per fare altre serate.
Pasquale: una delle mie idee è portare il progetto Mia Wallace al Sud Italia
Come riesci a stare in una band al femminile?
Pasquale: Musicalmente benissimo, nulla di diverso rispetto a una band maschile. Non è tanto diverso rispetto a una band maschile. Però dopo un po' di prove si inizia ad essere amici e musicisti alla stesso tempo.
Alessandra: lui è un elemento di quiete e di calma all'interno della band.
A livello caratteriale e musicale è stato proprio un balsamo, un ago della bilancia e ci conferisce equilibrio.
Cosa manca in Italia per promuovere le giovani band
Alessandra: Io ne faccio una questione culturale: gli anni 70 sono finiti. Tutta quell'atmosfera non c'è più e la musica era un elemento che aggregava le persone. Quest'epoca è proprio finita, è un deterioramento culturale. La musica non fa eccezione
Valentina: hanno tagliato anche tanti soldi ai festival alla cultura.
Alessandra: è tutto collegato.
Pasquale: Ci sono tanti gruppi che hanno tanto da dire non attraverso le cover, ma attraverso la propria musica. Fatelo. non bisogna solo additare l'industria musicale. Se sei un'artista e hai qualcosa da dire dillo!
ALESSIO BARDELLI
ROBA DA ROCKER
Le Mia Wallace sono:
ALESSANDRA ANNIBALI: vocals & rhythm guitar
VALENTINA CARTA: guitars
MICOL DEL POZZO: bass
PASQUALE MONTESANO: drums
WEB SITE: http://miawallace.webs.com/
MYSPACE:http://www.myspace.com/miawallaceband
Facebook: www.facebook.com/pages/MIA-WALLACE/85655010037
ALESSANDRA ANNIBALI: vocals & rhythm guitar
VALENTINA CARTA: guitars
MICOL DEL POZZO: bass
PASQUALE MONTESANO: drums
WEB SITE: http://miawallace.webs.com/
MYSPACE:http://www.myspace.com/miawallaceband
Facebook: www.facebook.com/pages/MIA-WALLACE/85655010037