
Siamo a Guastalla (RE) in questo 29 agosto 2014, quella che sta salendo sul palco di questa Festa della Birra, è una band di pirati che navigano da decenni nel tempestoso mare del rock. Il deus-ex-machina è il mitico Toro di Concordia, al secolo Maurizio Solieri, se ai più è noto come trentennale chitarrista storico di Vasco Rossi, il nostro è anche uno dei migliori chitarristi nazionali.
Una florida e luccicante carriera solistica che ora si estrinseca nella Solierigang, un mega-gruppo dove troviamo un cantante d’eccezione come Lorenzo “Lollo” Campani (Clandestino, Club Destino, poi tv con The Voice e teatro come gobbo in Notre Dame de Paris). Poi abbiamo al basso Mattia “BeeGee” Bigi (Extrema e Biagio Antonacci), Ivano “The big drummer” Zanotti ai rullanti (Frontiera, Bertè, Finardi, Brian Auger e tanti altri), Mimmo Camporeale (già Steve Rogers Band e Vasco Rossi).
In aggiunta abbiamo la sorpresa di trovare sul palco l’amico Antonino “Nino Woody” Stella (già intervistato e recensito con i Miss Patty) ed una guest star a sorpresa, il bravissimo cantante Michele Luppi.
Davanti ad un’arena gremita come poche volte capita, si inizia con una torrida versione di un pezzo dall’album solista Volume 1 di “Real” Solieri (trovate la su Robadarocker), Twistin’ your soul è una partenza alla grande, la sezione ritmica Bigi-Zanotti fa paura, la potenza espressa è un collante dove la chitarra di Maurizio lascia allucinati per la straripante bellezza e i fraseggi alle keyboards di Mimmo è grasso che cola. Si prosegue con il periodo vaschiano, Dimentichiamoci questa città lancia in orbita la straordinaria verve di Lollo Campani, brividi di dolcezza con la composizione di Maurizio, Dormi Dormi fa scattare accendini ed accendere smartphone, Lollo intona alla perfezione interpretando perfettamente il feeling caldo del brano. Si passa al primo brano dell’EP della band, la titletrack Non si muore mai lascia ampio spazio ai cori dei fans scatenati, una claque urlante si assiepa sotto al palco con i musicisti a deliziarli con l’andamento suadente di questa track. E’ tempo di rock, parte un medley di My Generation e Won’t get fooled again che fa tremare il quartiere, The big drummer Ivano è una macchina da guerra che assassina senza pietà le pelli, Mattia BeeGee è un martello che pianta note senza un attimo di tregua e capisci che per fermarlo dovrai sparargli. Ancora dal loro EP viene estratta la sulfurea Endless lover, le mani impazzite di Solieri incendiano il manico di mogano della Gibson abbattendo un torrente di riff selvaggi e primitivi sul prato antistante. Rientriamo nei territori blaschiani con Ogni volta, il rischio di scaricare i telefonini è ovviamente altissimo. Si prosegue ancora dall’EP con Segni, poi la classica inondante Rock’n roll show, e ancora si attinge dal catalogo Aerosmith con Livin’ on the edge, il duo Campani-Solieri non fa assolutamente rimpiangere i devastati toxic twins. Una vena di dolcezza con Ridere di te, cori e abbracci tra il pubblico si sprecano.
Un salto nella Steve Rogers Band con la struggente Bambolina, e poi, vabbè, come farne a meno, la fluorescente sempiterna Alzati la gonna, la mega-hit della SRB non può, per fortuna, mancare. Dall’album di The Voice Lollo Campani, La mia metà, viene estratta Schegge impazzite, la calma è finita, parte di botto C’è chi dice no, l’arrangiamento della Solierigang è da frantumare ogni resistenza, la potenza della sezione ritmica è un boato che riempie, i fraseggi alle tastiere sono delizie, Lollo rende al massimo con una interpretazione che lascia semplicemente stupefatti per potenza e precisione, Solieri scende fra i fans adoranti al cospetto di 6 corde straripanti di licks senza tempo, quello che riesce ad estrarre dalla chitarra è poesia allo stato puro. Altra perfezione con Gli spari sopra, una esibizione di potenza e sound il cui unico difetto è che rischia di fare venire un infarto a Campani per la foga che mette nell’interpretazione, ma lui è unico ed indistruttibile. Chiudiamo il concerto con Lo Show. Il bis non si fa attendere, Sono ancora in coma è trascinante come sempre, poi i fondatori di tutti i rockers, gli Zep non mancano con l’immarcescibile Rock’n Roll in versione Solierigang. C’è ancora spazio per una bonus track a sorpresa, che vede salire sul palco l’eccezionale guest star Michele Luppi, la sua voce metallica e tagliente fa da sponda perfetta alla chitarra tagliente di Maurizio.
Un concerto che ha confermato tutta la bravura di un gruppo di musicisti che malgrado gli anni passati in giro per i palchi ha ancora voglia di suonare e stupire come se fossero agli esordi. Gli arrangiamenti in versione Solierigang di molti pezzi già conosciuti dona colore rock anche a brani più tipicamente cantautorali, l’aggiunta di Stella aumenta il tasso musicale già elevatissimo, la line-up a 16 corde totali Solieri-Bigi-Stella ha prodotti torridi momenti di musica. Non dimentichiamo poi di un service che si avvale di fonici di altissimo livello. Parlato del versante musicale non possiamo non aggiungere come un grande artista come il nostro Solieri, si metta anche a disposizione con semplicità ed amicizia come pochi, di lui troverete a breve l’intervista. Ed altrettanto vale per gli altri “ragazzi” della band, le risate fatte con Mattia, Ivano, Nino e la conversazione con Lollo, nel pre-concerto, restano momenti di estrema piacevolezza.
MAURIZIO DONINI
Una florida e luccicante carriera solistica che ora si estrinseca nella Solierigang, un mega-gruppo dove troviamo un cantante d’eccezione come Lorenzo “Lollo” Campani (Clandestino, Club Destino, poi tv con The Voice e teatro come gobbo in Notre Dame de Paris). Poi abbiamo al basso Mattia “BeeGee” Bigi (Extrema e Biagio Antonacci), Ivano “The big drummer” Zanotti ai rullanti (Frontiera, Bertè, Finardi, Brian Auger e tanti altri), Mimmo Camporeale (già Steve Rogers Band e Vasco Rossi).
In aggiunta abbiamo la sorpresa di trovare sul palco l’amico Antonino “Nino Woody” Stella (già intervistato e recensito con i Miss Patty) ed una guest star a sorpresa, il bravissimo cantante Michele Luppi.
Davanti ad un’arena gremita come poche volte capita, si inizia con una torrida versione di un pezzo dall’album solista Volume 1 di “Real” Solieri (trovate la su Robadarocker), Twistin’ your soul è una partenza alla grande, la sezione ritmica Bigi-Zanotti fa paura, la potenza espressa è un collante dove la chitarra di Maurizio lascia allucinati per la straripante bellezza e i fraseggi alle keyboards di Mimmo è grasso che cola. Si prosegue con il periodo vaschiano, Dimentichiamoci questa città lancia in orbita la straordinaria verve di Lollo Campani, brividi di dolcezza con la composizione di Maurizio, Dormi Dormi fa scattare accendini ed accendere smartphone, Lollo intona alla perfezione interpretando perfettamente il feeling caldo del brano. Si passa al primo brano dell’EP della band, la titletrack Non si muore mai lascia ampio spazio ai cori dei fans scatenati, una claque urlante si assiepa sotto al palco con i musicisti a deliziarli con l’andamento suadente di questa track. E’ tempo di rock, parte un medley di My Generation e Won’t get fooled again che fa tremare il quartiere, The big drummer Ivano è una macchina da guerra che assassina senza pietà le pelli, Mattia BeeGee è un martello che pianta note senza un attimo di tregua e capisci che per fermarlo dovrai sparargli. Ancora dal loro EP viene estratta la sulfurea Endless lover, le mani impazzite di Solieri incendiano il manico di mogano della Gibson abbattendo un torrente di riff selvaggi e primitivi sul prato antistante. Rientriamo nei territori blaschiani con Ogni volta, il rischio di scaricare i telefonini è ovviamente altissimo. Si prosegue ancora dall’EP con Segni, poi la classica inondante Rock’n roll show, e ancora si attinge dal catalogo Aerosmith con Livin’ on the edge, il duo Campani-Solieri non fa assolutamente rimpiangere i devastati toxic twins. Una vena di dolcezza con Ridere di te, cori e abbracci tra il pubblico si sprecano.
Un salto nella Steve Rogers Band con la struggente Bambolina, e poi, vabbè, come farne a meno, la fluorescente sempiterna Alzati la gonna, la mega-hit della SRB non può, per fortuna, mancare. Dall’album di The Voice Lollo Campani, La mia metà, viene estratta Schegge impazzite, la calma è finita, parte di botto C’è chi dice no, l’arrangiamento della Solierigang è da frantumare ogni resistenza, la potenza della sezione ritmica è un boato che riempie, i fraseggi alle tastiere sono delizie, Lollo rende al massimo con una interpretazione che lascia semplicemente stupefatti per potenza e precisione, Solieri scende fra i fans adoranti al cospetto di 6 corde straripanti di licks senza tempo, quello che riesce ad estrarre dalla chitarra è poesia allo stato puro. Altra perfezione con Gli spari sopra, una esibizione di potenza e sound il cui unico difetto è che rischia di fare venire un infarto a Campani per la foga che mette nell’interpretazione, ma lui è unico ed indistruttibile. Chiudiamo il concerto con Lo Show. Il bis non si fa attendere, Sono ancora in coma è trascinante come sempre, poi i fondatori di tutti i rockers, gli Zep non mancano con l’immarcescibile Rock’n Roll in versione Solierigang. C’è ancora spazio per una bonus track a sorpresa, che vede salire sul palco l’eccezionale guest star Michele Luppi, la sua voce metallica e tagliente fa da sponda perfetta alla chitarra tagliente di Maurizio.
Un concerto che ha confermato tutta la bravura di un gruppo di musicisti che malgrado gli anni passati in giro per i palchi ha ancora voglia di suonare e stupire come se fossero agli esordi. Gli arrangiamenti in versione Solierigang di molti pezzi già conosciuti dona colore rock anche a brani più tipicamente cantautorali, l’aggiunta di Stella aumenta il tasso musicale già elevatissimo, la line-up a 16 corde totali Solieri-Bigi-Stella ha prodotti torridi momenti di musica. Non dimentichiamo poi di un service che si avvale di fonici di altissimo livello. Parlato del versante musicale non possiamo non aggiungere come un grande artista come il nostro Solieri, si metta anche a disposizione con semplicità ed amicizia come pochi, di lui troverete a breve l’intervista. Ed altrettanto vale per gli altri “ragazzi” della band, le risate fatte con Mattia, Ivano, Nino e la conversazione con Lollo, nel pre-concerto, restano momenti di estrema piacevolezza.
MAURIZIO DONINI
Band:
Maurizio Solieri – lead-guitar
Lorenzo “Lollo” Campani - Vocalist
Mattia “BeeGee” Bigi – Basso
Ivano “The big drummer” Zanotti – batteria
Mimmo Camporeale – tastiere
Antonino “Nino” Stella – chitarra
Michele Luppi – singer-guest-star
Tracklist:
Twistin’ your soul
Dimentichiamoci questa città
Dormi dormi
Non si muore mai
My generation/Won’t get fooled again
Endless lover
Ogni volta
Segni
Rock’n roll show
Living on the edge
Ridere di te
Bambolina
Alzati la gonna
Schegge impazzite
C’è chi dice no
Gli spari sopra
Lo show
Bis:
Sono ancora in coma
Rock’n roll
http://www.mauriziosolieri.com/
http://www.solierigang.it/
Maurizio Solieri – lead-guitar
Lorenzo “Lollo” Campani - Vocalist
Mattia “BeeGee” Bigi – Basso
Ivano “The big drummer” Zanotti – batteria
Mimmo Camporeale – tastiere
Antonino “Nino” Stella – chitarra
Michele Luppi – singer-guest-star
Tracklist:
Twistin’ your soul
Dimentichiamoci questa città
Dormi dormi
Non si muore mai
My generation/Won’t get fooled again
Endless lover
Ogni volta
Segni
Rock’n roll show
Living on the edge
Ridere di te
Bambolina
Alzati la gonna
Schegge impazzite
C’è chi dice no
Gli spari sopra
Lo show
Bis:
Sono ancora in coma
Rock’n roll
http://www.mauriziosolieri.com/
http://www.solierigang.it/